Guida ai difetti del vino: come riconoscerli con l’olfatto (anche senza essere esperto)
- serafini30
- 10 ott
- Tempo di lettura: 3 min
Come riconoscere i difetti del vino e degustare con consapevolezza
Ti è mai capitato di stappare una bottiglia e sentire un odore poco invitante? Oppure di portare il bicchiere al naso e percepire qualcosa che non convince del tutto? Riconoscere i difetti del vino è una delle competenze più utili per chi ama degustare con consapevolezza. Capire se un odore insolito è solo una sfumatura naturale o un vero segnale di alterazione ti aiuta a distinguere un vino sano da uno compromesso — e a gustarlo con maggiore sicurezza.
In questa guida scoprirai quali sono i difetti del vino più comuni, come riconoscerli con l’olfatto e cosa fare quando li incontri nel bicchiere.

Difetti del vino più comuni e come riconoscerli
1. Odore di tappo (TCA)
Come si manifesta: sentori di cartone bagnato, muffa o cantina umida Causa: contaminazione del sughero con tricloroanisolo (TCA).
Cosa fare: se il vino è davvero contaminato, il difetto è irreversibile. Il vino va sostituito; al ristorante puoi chiedere una nuova bottiglia.
💡Lo sapevi che? Il TCA non è pericoloso per la salute, ma è talmente potente che basta una quantità infinitesimale per compromettere l’aroma del vino.
2. Ossidazione del vino
Come si manifesta: nei bianchi il colore tende al marrone, nei rossi a un mattone spento; al naso, note di mela cotta, noci o caramello.
Causa: contatto prolungato con l’ossigeno o conservazione errata.
Cosa fare: se lieve, può risultare interessante in vini evoluti; prova a far respirare il vino nel bicchiere. Se marcata, il vino è compromesso.
3. Riduzione del vino
Come si manifesta: odori di uovo marcio, cavolo, zolfo o bruciato.
Causa: mancanza di ossigeno durante la vinificazione.
Cosa fare: a volte basta ossigenare o decantare il vino per far sparire il difetto.
💡 Lo sapevi che? Un tocco di riduzione può aiutare a preservare gli aromi nei vini bianchi giovani: non sempre è un problema!
4. Acidità volatile nel vino
Come si manifesta: sentori pungenti di aceto o solvente.
Causa: eccesso di acido acetico dovuto a fermentazioni anomale.
Cosa fare: se domina, il vino risulta scomposto e sgradevole.
🧴 Prova olfattiva: annusa un bicchiere di aceto di vino: quell’intensità pungente è la base dell’acidità volatile.
5. Brettanomyces (Brett): difetto o carattere del vino?
Come si manifesta: sentori di stalla, cuoio, sudore di cavallo.
Causa: presenza di lieviti Brettanomyces. La contaminazione avviene in cantina, soprattutto durante gli affinamenti in legno, per attrezzatura poco pulita.
Cosa fare: è considerato un difetto, ma in minima parte può essere tollerato perché contribuisce alla personalità e complessità di alcuni vini rossi corposi. Se prevale, non è accettabile.
💡 Lo sapevi che? Alcuni grandi rossi francesi o italiani presentano una lieve presenza di Brett. Non è però il caso de Il Rosso dell’Abazia né del Pinot Nero Roccolo.
6. Rifermentazione in bottiglia nei vini fermi
Come si manifesta: bollicine indesiderate, torbidità o fondo anomalo.
Causa: residui di zuccheri e lieviti attivi non controllati.
Cosa fare: il vino risulta alterato; se acquistato da poco, segnalalo al produttore.
7. Cristalli di tartaro nel vino: difetto o segno di naturalità?
Come si manifesta: piccoli cristalli simili a frammenti di vetro sul fondo o nel bicchiere.
Causa: precipitazione naturale dei sali dell’acido tartarico.
Cosa fare: non è un difetto vero e proprio e non influisce sul gusto. Versa con delicatezza o filtra il vino.
💎 Lo sapevi che? I cristalli di tartaro compaiono più facilmente nei vini naturali e non stabilizzati a freddo.
8. Gusto di luce (Lightstrike): il difetto dei vini esposti
Come si manifesta: odore di lana bagnata, gomma o cavolo.
Causa: esposizione del vino (soprattutto bianchi e rosati) alla luce UV.
Cosa fare: si previene, non si corregge. Conserva le bottiglie al buio e preferisci vetri colorati (ambra > blu > verde).
☀️ Prova olfattiva: lascia una bottiglia di vino bianco al sole per un’ora e poi confrontala con una conservata al fresco: noterai subito la differenza.

Come allenare l’olfatto per riconoscere i difetti del vino
· Confronta un vino sano con uno che presenti un difetto lieve.
· Crea riferimenti olfattivi: annusa cartone bagnato per il TCA, aceto per l’acidità volatile, lana bagnata per il gusto di luce.
· Degusta in compagnia: condividere impressioni ti aiuta a sviluppare memoria sensoriale e sicurezza.
Checklist rapida dei principali difetti del vino
· ✅ Odore di muffa? Possibile tappo.
· ✅ Colore spento e sapore piatto? Probabile ossidazione.
· ✅ Zolfo o uova marce? Riduzione: fai respirare il vino.
· ✅ Sentore di aceto? Acidità volatile in eccesso.
· ✅ Note di stalla? Bret: può piacere o meno.
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